Si inaugura sabato 14 Marzo, alle ore 18.00, presso Villa Onigo, Via Mons. Mazzarolo n°5 di Trevignano (TV), la 6a edizione di Trevignano Fotografia indetta ed organizzata dal Comune di Trevignano, Assessorato alla Cultura. Questa edizione è dedicata a “L’AUTORITRATTO nella fotografia contemporanea”.
A cura di Francesca Della Toffola e Giorgio Bonomi viene presentata la mostra fotografica L’autoritratto nella fotografia contemporanea a cui partecipano 22 artisti provenienti da varie parti d’Italia. Ciò che accomuna i diversi autori è lo studio sull’autoritratto realizzato tramite il linguaggio fotografico. Lavorare sull’autoritratto significa lavorare su se stessi, sul proprio corpo in relazione con lo spazio circostante, con il mondo fuori e dentro di sé.
In mostra non ci saranno “quegli “orribili” selfies che vanno molto di moda tra giovani e dilettanti e che inondano i siti web”(G. Bonomi) ma immagini che parlano all’anima, che vogliono comunicare sensazioni intime, dolori, gioie, conflitti.
Così afferma lo storico dell’arte e curatore della mostra Giorgio Bonomi: “Sono più di dieci anni che studio gli artisti che hanno lavorato con l’autoscatto. Da questa ricerca sono nati un libro (Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea, Rubbettino Editore), decine di presentazioni in tutta Italia e numerose esposizioni dal Piemonte alla Sicilia. Ora sto lavorando ad un secondo volume così che alla fine avrò esaminato più di mille artisti di ogni parte del mondo (dagli anni ’70 ad oggi); ed è con grande soddisfazione che la prima iniziativa del 2015 relativa agli artisti trattati avvenga proprio a Trevignano, dato che questo appuntamento annuale sulla fotografia sta diventando un momento importante per la fotografia d’arte”.
Quando si parla di autoscatto molti pensano al narcisismo, ma continua Bonomi: “Ho sempre creduto che sarebbe più appropriato leggere il mito greco non come esempio di futile vanità bensì come esemplificazione dell’operazione del conoscere, cioè il percepire l’altro da sé e com-prenderlo, per cui Narciso muore nel tentativo di afferrare la sua immagine riflessa sull’acqua proprio per conoscere se stesso, cioè con l’autoriflessione”.
Per una maggiore comprensione gli artisti sono stati suddivisi in filoni.
“In primo luogo abbiamo coloro che sono alla ricerca della propria identità, cioè, partendo da tre questioni: che cosa è il corpo, che cosa è l’identità, che cosa è l’io, cercano di “fissare” il proprio corpo e il proprio io, per conoscere se stessi, anche per un solo attimo.
Poi abbiamo quelli che si “travestono” prima di autorappresentarsi, in tal modo sembrano quasi fuggire dalla propria identità e dal proprio corpo reale, per identificarsi in altro da sé.
La narrazione in altri artisti diviene lo scopo principale del loro operare; infatti compongono un racconto, una storia, sia con immagini singole che con una serie più o meno numerosa delle stesse. Ottengono così molti “sé” e “altri da sé”.
Altri artisti si offrono alla visione nella loro nudità: non è una nudità “scandalosa” né volgare, anzi prevalgono le nudità pudiche e se talvolta c’è dell’erotismo mai questo travalica nella pornografia.
Alcuni intendono portare l’attenzione dell’osservatore su problemi sociali, politici, esistenziali, abbiamo così una sorta di “denuncia” fatta attraverso l’autoritratto che diviene veicolo per testimoniare.
Sembra strano ma certi artisti “nascondono” il loro corpo nel momento stesso in cui lo riprendono fotograficamente: abbiamo una sorta di “corpo assente”, o completamente, presentando solo “indizi” di sé, o parzialmente, riprendendosi solo in alcune parti del corpo.
Ci sono, poi, artisti che amano “immergersi” nella natura, sia quando questa è bella e accogliente (boschi, prati, montagne, spiagge eccetera) sia quando è impervia e impraticabile (deserti, orridi, burroni eccetera). L’uomo è esso stesso “natura” per cui il con/fondersi con essa è come un “ritorno” alle origini.
Altri invece prediligonoi luoghi abbandonati e degradati (fabbriche in disuso, appartamenti rovinati, magazzini sporchi eccetera). È un modo forte per mostrare un disagio interiore, un volersi mostrare in ambienti che corrispondano alle sensazioni e alle condizioni di vita vissute in quel momento dall’artista”.
Artisti in mostra: Franco Fontana, Maria Mulas, Luigi Erba, Licinio Sacconi, Resi Ballarin, Annalisa Ceolin, Marco Circhirillo, Anna Colitti, Miriam Colognesi, Alessandro Comandini, Mariateresa Crisigiovanni, Header M. De Zen, Francesca Della Toffola, Adriana Festa, Rosalba Giuliano, Mirella La Rosa, Monia Prisinotto, Elisabetta Roan, Edoardo Romagnoli, Massimo Stefanutti, Mona Lisa Tina, Camilla Urso.
Catalogo in mostra. Ingresso libero
La mostra rimane aperta fino al 29 Marzo 2015
Orari apertura:
sabato: 10,00-12.00 – 16.00-19.30
domenica: 10.00-12.00 – 16.00-19.30
o su appuntamento, ufficio cultura tel.0423-672842 email: cultura@comune.trevignano.tv.itwww.prolocotrevignano.it
Giorgio Bonomi è nato a Roma nel 1946, dove si è laureato in Filosofia, vive a Perugia. Dopo un periodo di studi e scritti di filosofia politica, tra cui il libro Partito e rivoluzione in Gramsci, ed. Feltrinelli 1973 e vari articoli in periodici (“il Manifesto”, “Les Tempes Modernes”, “Problemi del Socialismo” ed altri), si è dedicato all’arte contemporanea come critico, curatore di mostre, saggista e fondando e dirigendo, da più di venti anni, la rivista “Titolo”. Ha diretto il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia dal 1994 al 1999; è stato il Direttore della Biennale di Scultura di Gubbio negli anni 1992, 1994, 2006, 2008; dal 2004 al 2007 ha diretto una Fondazione sulla Pittura analitica con sedi a Chiavari e Milano; dirige la Collana Arte Contemporanea delle Edizioni Rubbettino. Ha curato più di duecento mostre in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo: a Perugia Plessi; Beuys. Difesa della Natura; Le soglie della pittura: Francia-Italia 1968-1998; Oltre la superficie;a Colonia Arte astratta italiana dal 1960 al 1997; a Verona e Steyr Il corpo assente; a Rottweil 3 X Monochrom: Fontana, Manzoni, Pinelli; a Chiavari, Gallarate, Praga e Londra Pittura 70. Pittura pittura e astrazione analitica.
Tra le pubblicazioni a stampa, citiamo La collezione Burri (con Chiara Sarteanesi), Gesp Editrice, 1995; Introduzione all’arte contemporanea (a cura), Gesp Editrice, 1996; Promuovere l’alluvione: Fluxus e dintorni (con Enrico Mascelloni) Parise Editore 1997; Storia delle Biennali di Gubbio e Museo della Scultura contemporanea, ed. Silvana 2006; Maria Mulas, ed. Skira, 2007; La disseminazione, Rubbettino Editore; Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea, Rubbettino Editore.
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