English
Alzheimer’s disease is a neurodegenerative disease of the central nervous system that causes progressive loss of memory up to lead the patient to a fetal vegetative state and then death. The determining factor is the deposition of vitamin beta-amyloid in some areas of the brain such as those around the hippocampus. This substance, increasing, gradually impairs first the neuronal pathways and subsequently determines the death of brain cells.
Alzheimer’s disease goes through seven stages before reducing the patient to a fetal position and to death. Among these stages the identity of the individual is gradually and irretrievably erased. Psychologically and physically paralyzed, damaged in his abilities, only emotions are left to express their discomfort: a desperate call to stay connected, to communicate and not feeling completely lost. The vision of reality is distorted because nothing they do is in accordance with the environment in which they think they live. Hence follow feelings of fear, uncertainty, apathy and depression. The mimesis of reality implemented in the protected centers, serves to lessen the sense of total loss that the patients live and return them a sense of autonomy.
In this spiral, also their family members are deprived of life and freedom. They will need to undertake a difficult journey to learn to recode reality, spaces, behaviors and identity of their beloved relatives.
Because in European societies the birth rate is very low and the elderly population is increasing, it is estimated that at the end of 2025 one third of the population will be affected by dementias. It is considered the disease of this time.
MDZ
Italiano
Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa del sistema nervoso centrale che causa la perdita progressiva della memoria fino a condurre il malato a uno stato fetale vegetativo e quindi alla morte. Il fattore determinante è il depositarsi della vitamina beta-amiloide in alcune zone del cervello intorno all’ippocampo. Questa sostanza, aumentando, compromette progressivamente prima i percorsi neuronali e successivamente determina la morte delle cellule cerebrali.
La malattia di Alzheimer passa attraverso sette stadi prima di ridurre il malato alla posizione fetale e alla morte. Fra questi stadi l’identità dell’individuo viene progressivamente e irrimediabilmente cancellata. Paralizzato psicologicamente e fisicamente, danneggiato nelle sue facoltà motorie, cognitive e comportamentali, gli rimangono solo le emozioni per esprimere il suo disagio: un disperato appello a tenere allacciato il filo di comunicazione per non sentirsi completamente smarrito. Nella paura, incertezza, apatia, depressione in cui vive, la visione della realtà gli appare deformata e maturano i suoi deliri, perché niente di quello che fa è conforme all’ambiente in cui crede di essere e di vivere. La mimesi della realtà attuata nei nuclei protetti serve per attenuare il senso di perdita totale che il malato vive e ridargli il senso di una certa autonomia.
In questa spirale anche i familiari vengono privati della loro vita e libertà di essere. Dovranno intraprendere un faticoso cammino per imparare a ricodificare la realtà, gli spazi, i comportamenti e l’identità della persona amata.
Oggi nelle società europee la natalità è molto bassa e la popolazione anziana è in notevole aumento. A causa di questo duplice fattore si è stimato che nel 2025 un terzo della popolazione sarà affetta da demenze. È considerata la malattia di questo secolo.
MDZ